La maschera cinese

Come già sapete, il Carnevale in Italia si festeggia a metà febbraio. Durante questa festa, si assiste a sfilate di persone che indossano maschere meravigliose.

Anche in Cina, esiste la tradizione della maschera. Le maschere cinesi non sono collegate al Carnevale, ma vengono usate dagli attori sul palcoscenico dell’Opera cinese. Nonostante questa differenza, esistono tuttavia tante caratteristiche simili che accomunano la cultura delle maschere in Cina e in Italia.

Come per il Carnevale in Italia, l’uso della maschera in Cina comincia in tempi lontani. La prima traccia dell’uso della maschera risale a 4000 anni fa.

Il suo scopo era fondamentalmente religioso: il popolo cercava di trasferire l’immagine che aveva nella propria mente delle divinità o degli spiriti potenti sulla maschera, dipingendone le fattezze. In seguito tali maschere vengono utilizzate durante le cerimonie o le feste in onore degli spiriti sacri. Si tramanda, in realtà, anche una legenda secondo cui la maschera era utilizzata per coprire il viso dei guerrieri e incutere paura nei nemici in guerra.

Nel 5 ° secolo, l’arte della opera comincia a diffondersi in Cina, e le maschere iniziano a diventare una forma di trucco per gli attori. Questo tipo di make-up diventa particolarmente in voga durante la dinastia Tang 唐 (618–907). Gli artisti iniziano a truccarsi con colori brillanti usando la stessa tecnica utilizzata per le maschere.

Il trucco indossato dagli attori nell’ Opera cinese si chiama 脸谱 liǎnpǔ; questa forma d’arte più moderna ha origine proprio dalla maschera.

Il trucco, infatti, riprende i simboli caratteristici della maschera e serve a rappresentare il carattere di un personaggio. Riportati sul 脸谱 liǎnpǔ, tali simboli diventano ancora più complicati.

L’Opera si arricchisce e raggiunge il suo massimo splendore durante la dinastia Ming 明 (1368–1644). In questo periodo, infatti, nascono tantissimi stili di 脸谱 liǎnpǔ,grazie anche ai molteplici capolavori e storie che vengono scritte per raccontare le gesta di eroi incredibili.  L’arte del 脸谱 liǎnpǔ diventa ben presto estremamente popolare. Tutti possono assistere agli spettacoli dell’Opera, non solo nel palazzo reale ma anche nelle aree pubbliche.

脸谱 liǎnpǔ letteramente significa “modelli di viso”. I colori e i modelli del trucco cambiano a seconda delle caratteristiche dei personaggi delle storie. Esistono quattro categorie di base nel mondo dei personaggi del teatro cinese: 生 Shēngdàn jìng chǒu. L’arte del 脸谱 liǎnpǔ raggiunge il suo culmine grazie all’Opera di Pechino -京剧 Jīngjù. (a partire dal 18° secolo circa)

Come potete vedere, i personaggi 生 shēng sono di solito personaggi maschili simpatici ed educati. Utilizzano poco trucco e prediligono il bianco. 旦 dàn : è la versione femminile dello 生 shēng.  Si dividono in 花旦 Huādàn, che è molto bella, e 老旦 Lǎodàn che è invece una vecchia signora, come quella in basso nell’ immagine.

jìng: sono i personaggi più coraggiosi oppure con personalità che spiccano. Per questo motivo, il loro trucco è costituito da tanti colori.

Di solito, quando si parla di 脸谱 liǎnpǔ, ci si riferisce in maniera particolari ai personaggi 净 jìng.

L’ultimo è costituito dai 丑 chǒu, i personaggi comici che fanno ridere il pubblico e normalmente raccontano storie.

Nella dinastia Qīng 清 (1644-1912), con la nascita dell’opera 京剧 Jīngjù, i tipi di trucco aumentano velocemente. In questo periodo, sono nate molte forme di opera. Oltre al 京剧 Jīngjù, ne sono nati molti altri. Il più conosciuto tra questi si chiama 川剧 Chuānjù originato dalla provincia di Sichuan. Diventato famosissimo  per la tecnica di 变脸 Biànliǎn (trasformazione del volto).  Vista la ricchezza di questa forma d’arte, vengono aggiunti molti colori nella tecnica di trucco teatrale come il giallo, il verde, il blu e il grigio….

Di seguito vi spieghiamo i significati dei diversi colori nel 脸谱 liǎnpǔ:

Rosso: personaggio leale, coraggioso, onesto

Bianco: furbo, intelligente, carismatico

Nero: forte, saggio, giusto

Verde: impulsivo, avventuroso

Giallo: irascibile, poco paziente

Blu: orgoglioso, diretto

Viola: serio, giusto, a volte di brutto aspetto

Oggi, in Cina, è ancora possibile godere dell’arte dell’opera tradizionale sul palcoscenico, spesso in forme più moderne e divertenti. Esistono anche programmi alla tv che trasmetto l’Opera di Pechino, o musicisti che la usano nella propria musica.

Di seguito vi suggeriamo un video di una cantante (Vava) cinese che unisce rap e Opera di Pechino. La canzone si chiama 我的新衣 (il mio vestito nuovo) – My New Swag. 

Nel video, la cantante indossa un abito tipico della 刀马旦 Dāomǎdàn(una donna bella e coraggiosa).

Se volete vedere da vicino lo stile del 脸谱 liǎnpǔ cinese, potete andare in questo ristorante di Milano per godervi una buona cena e l’arte della maschera in stile pechinese.

米兰老北京 Ristorante Peking

Via Valtellina, 4, 20159 Milano MI

(qui troverete anche maschere decorate appese sulle pareti)