La grammatica cinese è molto più facile di quella italiana. Ti facciamo degli esempi:
1.
Il pronome personale mantiene la stessa forma, sia come soggetto che come oggetto.
Per esempio, “io” in cinese si dice “wǒ” – 我 e “tu” si dice “nǐ ”- 你.
Queste forme restano sempre uguali nella frase, non esistono altre forme come “me”, “te” oppure “gli”.
我wǒ – 爱ài – 你nǐ : (io- amare- tu) = ti amo
你nǐ– 爱ài- 我wǒ : (tu– amare- io) = mi ami
2.
Il verbo non si coniuga mai! Proprio mai!
Esiste un’unica forma per ogni verbo.
Per esempio: andare è sempre andare, come se si dicesse “ieri io andare al cinema”, “domani lui andare al cinema”.
昨天zuótiān- 我wǒ- 去qù– 电影院diànyǐngyuàn : (ieri- io- andare– cinema)= ieri sono andato al cinema.
明天míngtiān- 他tā- 去qù– 电影院diànyǐngyuàn : (domani- lui- andare– cinema)= domani lui va al cinema
Il verbo andare –去(qù), come vedi, non cambia mai.
3.
Nome, pronome e aggettivo sono invariabili, non esiste concordanza di genere o di numero.
In cinese, non esiste il genere maschile o femminile, né tantomeno singolare o plurale. “Libro” in lingua italiana è
maschile, se è più di uno diventa al plurale “libri”. Ma in cinese no, si dice “libro” e basta.
这zhè- 是shì- 书shū : (questo- essere- libro) = questo è un libro
里这zhèlǐ- 有yǒu- 三sān– 本běn- 书shū : (qua- esserci- tre+particella quantificatore本běn- libri) = qua ci sono tre libri
Ecco, non dobbiamo fare errori col sostantivo plurale!!
Inizia oggi! Parliamo cinese
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